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Immagine del redattoreArianna Messina

Il grasso, proprio in quel punto e ostinato!

“Questa pancetta proprio non riesco a buttarla giù”, “vorrei perdere cm nei fianchi”, “ingrasso solo nel punto X “…

E’ possibile perdere grasso in un distretto preciso del corpo? Possiamo, con la dieta o con l’esercizio, realizzare o facilitare questo obiettivo?

Partiamo da due crude verità:

  1. la perdita di grasso localizzata non è possibile. Di conseguenza la famosa dieta a zona non ha fondamento (oltre ad essere sbilanciata)

  2. è invece possibile accumulare adipe in punti precisi del corpo più che in altri

Perché?

La spiegazione sta nella differenza insita degli adipociti (le cellule di deposito del grasso corporeo).

Piccola digressione sul tessuto, o meglio organo, adiposo

In breve: nel nostro corpo il grasso si suddivide in bruno e bianco.

Il primo abbonda nella prima fase della nostra vita e man mano che cresciamo si riduce tramutandosi in grasso bianco. Gli adipociti che compongono il grasso bruno sono composti da piccole goccioline di grasso e sono ricchi in mitocondri, ne deriva che sia un tessuto metabolicamente attivo, deputato a bruciare calorie per generare calore; si localizza soprattutto in quelle parti del corpo dalle quali si suda di più per esempio.

Il grasso bianco è caratterizzato da un’unica gocciolona lipidica che occupa la parte centrale della cellula con tutti gli organelli plasmatici e il nucleo disposti nella parte periferica. La sua funzione è principalmente quella di deposito di grasso corporeo e dunque di riserva.

Nell’insieme parliamo di organo adiposo, in quanto la sua funzione non si limita all’accumulo di trigliceridi ma anche alla secrezione di ormoni coinvolti nella regolazione del metabolismo, come leptina e adiponectina, oppure a quella di sequestratore di scorie metaboliche, una specie di spugna acchiappa tutto, che nel momento in cui si svuota (dimagrimento) rilascia in circolo oltre che acidi grassi anche le scorie che poi saranno eliminate dal corpo. Quest’ultimo è il motivo per cui in particolari condizioni, come la fase di allattamento per una neomamma, si sconsiglia di dimagrire velocemente perché le scorie liberate potrebbero arrivare al latte e di conseguenza al lattante.

Torniamo al grasso localizzato e ostinato…

Tra le cellule adipose bianche ne distinguiamo due tipologie che chiamiamo alfa e beta.

A seconda di quali e quanti recettori di membrana alfa e beta presentano sulla superficie cellulare la risposta allo stimolo degli ormoni adrenergici (adrenalina e noradrenalina) è diversa: gli adipociti ricchi in recettori alfa reagiscono meno alla lipolisi (la scissione dei trigliceridi in acidi grassi e glicerolo), mentre quelli ricchi in recettori beta rispondono in modo più efficace alla lipolisi.

Quali adipociti prevalgono in particolari punti del nostro corpo è tutta una questione di genetica! (o se preferite di culo).

Un ruolo importante viene giocato anche da quegli ormoni che hanno la capacità di “dirottare” l’accumulo di grasso in punti precisi del corpo. Questa funzione è particolarmente evidente nelle donne che entrano in menopausa: la carenza di estrogeni determina un accumulo di grasso androide, quindi a livello addominale, piuttosto che ginoide ossia a livello di fianchi e cosce. Ovviamente l’accumulo ponderale e di adipe non si verifica in modo fatalistico in menopausa se viene mantenuto un corretto stile di vita e una dieta opportuna per la nuova condizione fisiologica.

Alla luce di quanto detto capiamo bene perché non tutt* possono avere addominali scolpiti o glutei di marmo nonostante dieta e allenamento. Ma certamente entrambe sono importanti per il mantenimento di uno stato di salute ottimale (che dovrebbe sempre interessarci di più rispetto all’estetica…).

E quindi non ci resta che piangere?

In realtà la mossa vincente è sempre mantenere un peso adeguato durante il corso della vita (già, proprio a partire dall’infanzia), adottare un corretto stile di vita (dieta bilanciata, attività fisica, igiene del sonno, buona salute mentale) al fine di prevenire un accumulo di adipe che al contrario si accumulerà soprattutto nei punti più critici.

Togliamoci dalla testa che la risoluzione del problema risieda in un cibo particolare o in una crema o trattamento per il corpo perché no, non lo sono sicuramente ai fini del dimagrimento: per perdere grasso lo devi utilizzare, deve uscire sotto forma di calorie utilizzate dal nostro corpo. Non esce per virtù di una qualche manovra con la crema, tantomeno “bruciato” da un alimento (uno a caso, il limone!!!)

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