Le ricorrenze non mi piacciono, men che meno il 14 Febbraio, giornata piena di consumismo e materialismo all’insegna dell’amore (ai tempi del capitalismo!).
Sfruttiamo dunque questa giornata per parlare di qualcosa di interessante, che non guasta mai 😉
Cos’è l’amore? Non è certo solo un fatto di “cuore”, anzi, l’amore è l’insieme di meccanismi chimico-biologici fondamentali e finemente regolati. Sono tanti gli attori protagonisti di questo meccanismo: adrenalina, cortisolo, dopamina, vasopressina, serotonina, ossitocina.
Ma parliamo dell’ossitocina, che sembra spiccare più degli altri attori in fatto d’amore, tanto da meritarsi l’appellativo di “ormone dell’amore”.
L’ossitocina è un ormone peptidico, secreto dalla neuroipofisi. Regola diverse funzioni, ma sicuramente tra le principali rientra quella della contrazione della muscolatura liscia dell’utero, tant’è vero che durante l’ultimo periodo di gravidanza l’utero aumenta di molto la sua responsività nei confronti di quest’ormone. Successivamente al parto, stimola le cellule dei dotti lattiferi delle mammelle permettendo la contrazione muscolare e la conseguente secrezione di latte. L’ossitocina viene rilasciata in tutti quei momenti in cui abbiamo gesti e parole d’affetto nei confronti di qualcuno e durante l’attività sessuale e l’orgasmo.
E’ un antagonista dell’acetilcolina la quale, ad alti livelli, può risultare tossica e indurre atteggiamenti aggressivi. Nelle donne la secrezione di ossitocina aumenta con la stimolazione tattile dei capezzoli e della clitoride, motivo per il quale l’orgasmo risulta molto più intenso se preceduto dalla stimolazione clitoridea: prolattina e dopamina vengono liberate in maggiore quantità.
Esistono studi ad oggi che sottolineano come bassi livelli di questo ormone siano correlati ad aumento dell’aggressività o stati d’ansia, anche se va detto che per alcuni studi si tratta di risultati non del tutto chiari e attendibili a causa dell’entità del campione utilizzato (troppo ristretto). Ciononostante recenti ricerche in merito evidenziano come l’ossitocina induca ampi aumenti della connettività funzionale in risposta a interazioni sociali positive tra gli uomini e diffuse diminuizioni della connettività funzionale in risposta a interazioni sociali negative tra donne [1].
Recentemente è stato anche condotto uno studio pilota sul polimorfismo del gene del recettore dell’ossitocina “rs237902”, associato alla gravità del disturbo dello spettro autistico [2].
Sicuramente di quest’ormone sappiamo che contribuisce a ridurre lo stress, aumenta la fiducia e l’empatia verso gli altri, smorza l’aggressività e facilita la socializzazione.
Ma esistono dei cibi che stimolano la produzione di ossitocina?
Sicuramente ci sono cibi che ne facilitano la secrezione, tra questi il cioccolato fondente (ultra fondente per la precisione) che con il suo alto contenuto in feniletilamina favorisce il rilascio di dopamina e ossitocina nei centri del piacere del cervello. Anche la vaniglia a quanto pare, col suo sapore dolce e intenso, stimolerebbe il rilascio di ossitocina da parte della neuroipofisi. Pare che anche il melograno contribuisca ad aumentare i livelli di ossitocina nel sangue, contribuendo alla produzione di testosterone ed estrogeni.
Non dimentichiamo anche che attività come la danza, la meditazione, lo yoga, il massaggio, sono importanti nel meccanismo di stimolazione di ossitocina.
Insomma, l’amore è il risultato di una vastità di fenomeni chimici e biologici regolati in maniera in maniera certosina, dai quale scaturiscono reazioni e coinvolgimento di altri organi e apparati (battito cardiaco accelerato, riduzione del senso di fame, ridotta percezione del pericolo, aumento della respirazione, …).
Possiamo dunque immaginare le conseguenza che possono avere le rotture di questi meccanismi, e smetterla anche di giustificare atteggiamenti malsani nei confronti del/la propri* partner in nome dell’amore. Piuttosto, avendo un po’ capito la complessità del fenomeno e tutte le componenti che entrano in gioco, incoraggiare comportamenti sani a partire da tutte quelle attività e abitudini che riescono a donare rilassatezza e sbloccare sentimenti positivi nei confronti del prossimo!
(Ps. Un grazie al sempre prezioso collega Mario Mauro Amato per l’immagine in copertina).
[1] Intranasal qxytocin modulates neural functional connectivity during human social interaction. Rillin JK, Chen X, Haroon F.
[2] The oxytocin receptor gene polymorphism -rs237902- is associated with the severity of autism spectrum disorder: A pilot study. Asian J Psichiatr. 2018 Jan 31
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